Kuno Mayr, Lamberto Amistadi.
Progetto Preliminare e Definitivo di Valorizzazione e Recupero Ambientale.

2010 – 2012


Una lettura del territorio a partire da una cartografia tecnica e storica permette di riconoscere le figure, di cui si compone. I conoidi con la loro forma ‘a ventaglio ‘ e la struttura viaria a raggiera sono ben riconoscibili, così come il sedime del bacino del lago Morto, prima dell’intervento di bonifica e regimentazione del fiume Brenta. Le bastie della Tor Tonda a Marter e della Tor Quadra a Novaledo occupano una posizione strategica nel palinsesto territoriale. La Tor Quadra fungeva da vero e proprio cardine territoriale e posto di controllo del transito lungo la via romana Claudia Augusta Altinate. La Tor Tonda è disposta sul limite meridionale del conoide di Margoni e Marter. Il compito che l’architettura può ancora svolgere è quello di restituire a se stessa il proprio ruolo, qualche volta. Il ‘qualche volta’ riguarda la sua inattualità rispetto alle dinamiche complesse, di pianificazione ed economiche, che determinano l’immagine del paesaggio contemporaneo. Tale paesaggio è il prodotto di una sovrapposizione di fatti costruiti, la cui forma e disposizione spesse volte non tengono conto del loro diverso significato e di una gerarchia tra emergenze monumentali o luoghi rappresentativi e corpi edilizi più semplici. Compito di questo Progetto Preliminare è quello di individuare le parti o figure, di cui si compone questo brano di territorio della Valsugana e restituire alla bastia il ruolo ed il peso appropriati alla sua natura storica e geografica, passata, presente e futura; sottrarre il paesaggio contemporaneo alla confusione dell’indistinto per delimitare e riconoscere l’identità dei fatti. Tali obiettivi sono perseguibili introducendo il concetto di stanza. Lo spazio di pertinenza della torre è considerata alla stregua di una ‘stanza verde’, nella quale è collocata la torre. L’intervento prevede la sottolineatura del lato sud di tale stanza con un bordo, alto a sufficienza da poter schermare dall’interno della stanza la vista del traffico automobilistico, ma da lasciar emergere al contempo le torri per una loro individuazione dalla Strada Statale. Lungo il segno ‘landart’ del bordo si manifesta la dialettica degli opposti: storia – contemporaneo; stanza conclusa – spazio paesaggistico aperto; prato stabilizzato con piantumazione regolare – radura acquitrinosa con vegetazione spontanea.